Vaccinazione antinfluenzale 2019-2020

Arriva l’autunno e quindi il periodo in cui aumenta il rischio di prendersi l’influenza.
Si resta negli ambienti chiusi più a lungo, c’è un minor ricambio d’aria, si accende il riscaldamento, i microbi sono “più attivi”. Perché non proporre ai vostri dipendenti e collaboratori di vaccinarsi contro l’influenza? Diminuireste sicuramente le assenze per questa malattia, che in Italia si aggirano sui 4,8 giorni.

I metodi per prevenire l’influenza infatti sono principalmente due: la vaccinazione, considerata la forma più efficace di prevenzione, e le misure di protezione individuale. La terapia infatti cura solo i sintomi tramite farmaci contro la febbre e anti infiammatori, mentre gli antibiotici sono inutili se non vi sono infezioni batteriche.

Misure di igiene e protezione personale
Al fine di prevenire la trasmissione del virus, sono considerate importante le seguenti misure precauzionali:
• evitare contatti con soggetti influenzati a breve distanza (a meno di 1 metro) e prolungati;
• evitare luoghi affollati;
• evitare di toccarsi occhi, naso e bocca dopo avere toccato superfici potenzialmente infette;
• lavarsi le mani dopo avere toccato superfici potenzialmente contagiate (es. sui mezzi pubblici);

Vaccinazioni antinfluenzali 2019-2020
A settembre è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la Determina dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) che autorizza l’aggiornamento, per la stagione 2019-2020, della composizione dei vaccini influenzali autorizzati secondo procedura legislativa nazionale.
L’epidemia influenzale si verifica in Italia solitamente tra la fine di dicembre e marzo-aprile; la vaccinazione va quindi fatta in autunno.

I vaccini sono di due tipi: trivalente e quadrivalente. I due vaccini quadrivalenti sono raccomandati solo per alcune categorie di persone a rischio oppure per quelle che hanno avuto l’influenza gli anni scorsi, nonostante abbiano effettuato il vaccino.

Qui di seguito viene riportata la nuova composizione vaccinale 2019/2020:
• A/Brisbane/02/2018 (H1N1) – nuova variante
• A/Kansas/14/2017 (H3N2) – nuova variante
• B/Colorado/06/2017 (lineaggio B/Victoria) – presente anche nel vaccino 2018/2019
• B/Phuket/3073/2013 (lineaggio B/Yamagata) – presente anche nel vaccino 2018/2019
Nel caso dei vaccini trivalenti, l’OMS raccomanda l’inserimento del virus B/Colorado/06/2017-like (lineaggio B/Victoria), in aggiunta ai due ceppi di tipo A sopramenzionati.
• Il nuovo vaccino conterrà, dunque, due nuove varianti antigeniche di tipo A: una di sottotipo H1N1 (A/Brisbane/02/2018) che sostituisce il ceppo A/Michigan/45/2015, e una di sottotipo H3N2 (A/Kansas/14/2017) che sostituisce il ceppo A/Singapore/INFIMH-16-0019/2016.

CDS mette a disposizione delle sue aziende clienti i vaccini antinfluenzali: in questo modo i loro dipendenti possono usufruire della vaccinazione gratuitamente.

Per informazioni ed eventuali preventivi siete pregati di contattare il numero tel. +39 030.2429612 o inviare una mail all’indirizzo: commerciale@cds-brescia.it.

Stress da lavoro-correlato: cos’è?

L’Accordo Europeo sullo stress nei luoghi di lavoro dell’8 Ottobre 2004, preso come riferimento dal D.Lgs 81/08 stabilisce che “lo stress è una condizione, accompagnata da sofferenze o disfunzioni fisiche, psichiche, psicologiche o sociali che scaturisce dalla sensazione individuale di non essere in grado di rispondere alle richieste o di non essere all’altezza delle aspettative”.

Quali sono i fattori che determinano lo stress da lavoro-correlato?

Non tutte le manifestazioni da stress nel lavoro possono essere ritenute collegate al lavoro stesso. In effetti, lo stress derivante da motivi esterni al lavoro potrebbe portare a una riduzione dell’efficienza nel lavoro. I fattori che determinano uno stress da lavoro-correlato possono essere collegati sia al contenuto del lavoro, sia alla sua organizzazione: scarsa comunicazione, insicurezza dell’impiego, isolamento fisico o sociale, sovraccarico o sottocarico di lavoro, turni eccessivamente lunghi o che alterano i ritmi sociali….

La valutazione dello stress lavoro-correlato è necessaria?

Il D. Lgs. 81/08 esplicita l’obbligo per il Datore di Lavoro di effettuare la valutazione dei rischi collegati allo stress lavoro-correlato. Per approfondimenti si può prendere visione della Circolare del Ministero del Lavoro del 18 novembre 2010.

Compilazione allegato 3B

Dal 1° gennaio al 31 marzo i medici competenti devono effettuare le comunicazioni relative all’allegato 3B attinenti la Sorveglianza Sanitaria dell’anno precedente in modalità informatica.

Il DM 9 luglio 2012 ha ridefinito i contenuti degli allegati 3A (cartella sanitaria e di rischio) e 3B (comunicazione all’ASL dei dati sanitari e di rischio dei lavoratori) del D.lgs.81/08 e le modalità di trasmissione dell’allegato 3B.

In particolare l’Art. 3 DM 9 luglio 2012 ha stabilito i contenuti e le modalità di trasmissione dei dati aggregati e di rischio dei lavoratori.

In particolare:
1) La trasmissione dei dati utilizzabili a fini epidemiologici, di cui al comma che precede, deve essere effettuata dal Medico Competente entro il primo trimestre dell’anno successivo all’anno di riferimento.
2) La trasmissione dei dati di cui ai commi 1 e 2 che precedono deve essere effettuata unicamente in via telematica (tramite Portale INAIL).

Tale attività è obbligatoria per il Medico Competente e va ad affiancare altre attività altrettanto obbligatorie quali il sopralluogo, la riunione annuale, la consulenza sul documento di valutazione dei rischi, ecc.

Tale attività prevede la raccolta di dati statistici tramite una tabella informatizzata, che dovrà essere poi interamente trascritta manualmente utilizzando il portale che l’INAIL le ha appositamente dedicato.

Una volta effettuata la registrazione dei dati l’Azienda verrà informata – tramite una comunicazione telematica – dall’INAIL dell’avviata fase di raccolta dati inerente l’attività sanitaria del Medico Competente.